
Dopo aver trattato l’inserimento di caratteri speciali sui sistemi operativi desktop (Mac, Windows, Linux, link), ho deciso di dedicare una breve guida anche all’ambito mobile.
È vero che scrittura e desktop publishing vengono affrontati più che altro su computer, ma non bisogna dimenticare che tablet e smartphone hanno preso piede a tal punto da sostituire i pc portatili per molti lavori in mobilità e non solo. Nonostante sia possibile accompagnare questi dispositivi da tastiere bluetooth – che, quindi, rendono valido quanto già scritto negli scorsi articoli – trovo sia giusto saper utilizzare anche le tastiere virtuali messe a disposizione dai sistemi operativi mobile.
Una precisazione iniziale.
Vista la varietà di tastiere presenti per Android, ho deciso di prendere in esame Gboard: è una tastiera offerta da Google, molto semplice e versatile in quanto a personalizzazione (Gboard su Google Play).
Per quanto riguarda iOs, invece, ho deciso di utilizzare la tastiera impostata di default.
1. Android

Niente più di una semplice QWERTY a prima vista, GBoard offre una preziosa caratteristica per l’inserimento delle lettere accentate. Come già visto su Mac, infatti, ti basterà tenere premuto la vocale interessata per far comparire una finestrella in rilievo contenente le varianti più comuni e utilizzate. Per digitare la é, quindi, ti basterà tenere premuto la “e” e selezionare la é.
Quanto appena detto vale anche per i caratteri maiuscoli, ma anche per i simboli. Premendo il tasto “?123” la tastiera cambierà disposizione, come è possibile vedere di seguito.

Come accade per le lettere, le finestrelle a comparsa comprendono le varianti del simbolo di partenza. Se voglio digitare le virgolette caporali («»), quindi, basterà premere a lungo sui doppi apici (“) e sceglierli dalla lista che comparirà. Lo stesso vale per le parentesi, i simboli delle valute e molti altri.
Premendo su “=\<“, in secondo luogo, avrai accesso a molti altri simboli.

Prima di cominciare a scrivere, e per migliorare l’utilizzo della tastiera, ti consiglio di dare un’occhiata alle impostazioni accessibili facendo tap sul simbolo dell’ingranaggio in alto. Qui trovi opzioni riguardanti autocorrezione, punteggiatura automatica e molto altro ancora.

2. iOs

Sebbene progettata per un sistema differente, la tastiera di iOS prevede lo stesso funzionamento di GBoard.
Anche qui ti basterà tenere premuto un tasto per vedere comparire una finestrella contenente le varianti del carattere corrispondente.
A questo punto è facile pensare che l’interessante feature presente sulle tastiera dei Mac (il punto 3 della guida dedicata) provenga proprio da un approccio già sperimentato sui dispositivi mobile.
Premendo su “.?123” potrai cambiare la tastiera così da avere a disposizione una diversa gamma di simboli e caratteri.

Premendo poi su “#+=” cambierai ulteriormente i simboli presenti.

Anche in questo caso, ti consiglio di passare qualche minuto sulle opzioni disponibili (accessibili da Impostazioni -> Generali -> Tastiera).

Con questa ultima carrellata dedicata al mondo mobile finisce la sezione dedicata al mondo della tastiera. Dal prossimo appuntamento in poi ti spiegherò il corretto utilizzo di accenti, trattini, virgolette e molto altro ancora, andando così a toccare il mondo delle norme editoriali.
Spero, fin qui, di averti fornito gli strumenti utili per procedere in un ambito in cui c’è sì molta teoria, ma che si traduce in pratica da tenere sotto costante esercizio. Dei grandi accorgimenti, seppur piccoli e insignificanti a una prima occhiata; solo conoscendoli e avendo cura di praticarli è possibile arrivare a un automatismo che non ti farà perdere tempo in fase di scrittura e revisione.
E.
Se ho dimenticato qualche simbolo e sei a conoscenza della combinazione esatta, fammelo sapere così aggiornerò l’elenco.
Se sei un utente Mac, qui trovi la tua guida.
Se sei un utente Windows, qui trovi la tua guida.
Se sei un utente Linux, qui trovi la tua guida.
Nel tag tipografia trovi tutti i miei articoli e altre (future) guide come questa.
Se davvero hai voglia di scrivere, niente ti sarà d’impedimento. E forse potresti apprezzare questo mio vecchio articolo: 6 consigli per diventare uno scrittore.
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