
skkstories_23
Arrivo davanti al portellone. Lo stuart, gentile, mi saluta in italiano con un sorriso e un forte accento ungherese. Lo ringrazio nella sua lingua. Non sono sicuro della pronuncia, ma dai suoi occhi vedo che ho fatto centro.
Ancora un passo. Il più pesante di tutti.
Raccolgo tutte le mie forze ed esco dall’aereo. Respiro avido.
Riconosco questo profumo.
Riconosco questo paesaggio.
Sono a casa…
E.
(soundtrack: Måneskin – Torna a casa)